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Lezione 3 - Leggere

«Leggere una poesia è ascoltarla con gli occhi; ascoltare è vederla con le orecchie» 
Octavio Paz



Sistemate molti libri di poesia sui tavoli, a disposizione dei ragazzi.

Al loro arrivo, proponete:
«Oggi si legge»

Poi, distribuite ai partecipanti dei quadernini tascabili.

Fateli sedere in cerchio.

Spiegate che il taccuino che hanno tra le mani sarà il loro QUADERNO DI POESIA, sul quale potranno copiare poesie tratte dai libri oppure testi scritti direttamente da loro.

Invitateli a “pescare poesia”, sfogliando i libri che gli avete messo a disposizione e scegliendo frammenti di poesia che li emozionano, li sorprendono, li divertono …

Dite loro che, per “pescare poesia” hanno a disposizione 10 minuti. 

Passati i dieci minuti, chiedete:

«Come si può fare per condividere i pezzetti di poesia che avete pescato?»

Proponete che si stendano a terra, in modo da formare una stella, con la testa verso il centro del cerchio.

Abbassate le tapparelle, in modo da creare penombra.

Spiegata che non bisogna avere fretta e che ognuno potrà e dovrà pronunciare lentamente il proprio testo, in modo che le parole possano “arrivare al soffitto e ricadere” su di loro.

Invitate i ragazzi a trovare il silenzio e quando tutti saranno pronti, chiedete di cominciare a leggere.

Comincia chi vuole.

Ognuno regala il suo testo quando è pronto. E se due persone parlano contemporaneamente, va bene lo stesso.

***

A fine incontro, leggete una poesia. Dite semplicemente:

«Ecco, prima di andare via ho voglia di leggervi una poesia»

E senza neanche aspettare che si faccia silenzio leggete:

CANZONE
Non il soffitto
Non il pavimento
Piccolo bambino saggio
Tu non partirai.


Non rompendo i muri,
O attraversandoli,
Non per un crocevia di strade,
partirai.


Per la porta chiusa,
Per la porta aperta,
Piccolo bambino saggio.
Non partirai.


Non bruciando il cielo,
Non cercando la strada,
Non irridendo la brughiera
Partirai.


Solamente passando,
Attraverso i tuoi giorni,
Attraverso di te
partirai. *



Al termine della lettura, chiedete:

«Quale passaggio di questa poesia vi ricordate?»

Non dovranno ripetere la poesia ma ricordare soltanto quello che si è “impigliato” nelle loro orecchie e nella mente.

Prendete nota di quello che dicono i ragazzi.


Leggete ai ragazzi le frasi che hanno pronunciato.

Per esempio:

Piccolo bambino saggio
Per la porta chiusa
Per la porta aperta
Tu partirai
Per il soffitto
Per il pavimento
Attraverso i tuoi giorni
Attraverso di te
Passando
Tu partirai
Piccolo bambino saggio.


Pronunciando le frasi, è come se avessero scritto una poesia.

Spiegate che leggere la poesia significa anche scriverla e che leggere una poesia lascia una “impronta”, una traccia in noi.


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* Guillevich, “Chanson”, Sphère, Gallimard